Il principe Golo: sette principi e principesse setteLettura in 10 min

Riassunto delle puntate precedenti: il re Settimio ha un figlio che si chiama Primo, promesso sposo di Unica, la bellissima principessa.

Il giorno delle nozze, al momento di pronunciare il fatidico “si lo voglio” una malefica strega appare e compie un maleficio: Primo viene scomposto in sette principi, ciascuno dei quali incarna puramente un vizio capitale, dispersi in sette angoli della terra.

La principessa viene trasformata in sette spaventapasseri e anche questi spediti il più lontano possibile dai frammenti del principe Primo.

Il re Settimio, disperato, si reca presso la torre di Bellagio e chiede aiuto agli intrepidi bambini della scuola dell’infanzia di Limonta, che subito accettano la sfida.

Così, nei primi mesi dell’anno ricevono la visita del principe Accidio, che non ha voglia di fare nulla; quella di Superbio, che li prende in giro perché è bello solo lui.

Poi arriva il CoronaVirus e i prìncipi devono mantenere le distanze (come tutti, virus democratico). I bambini della scuola iniziano a ricevere dei video-messaggi.

Il principe Invidio, che non ha casa né affetti e invidia i bambini che hanno case e coccole.

Un momento della tristezza del principe…

Il principe Avarizio, è curioso di sapere se qualche bambino vuole cose solo per sé, ma solo per averle, non per farci altro (la sua storia può essere letta in questo articolo).

La prossima puntata prevede l’arrivo della personificazione del vizio capitale della gola: il principe Golo.

Iniziamo.

Il principe Golo: dalla nascita alla trasformazione in marshmellow

Tempo, fa pensando a questo personaggio, ho deciso che averebbe avuto a che fare con i marshmallow, con l’idea di comprarne un pacco famiglia e di divorarli in classe, sotto gli occhi dei bambini, ma senza darne loro nemmeno un pezzetto (provocazione educativa).

Ora che la classe è off-limits, mentre gioco con i fondali del programma di videoconferenza Zoom, per provare degli effetti di fuoco da usare per un altro personaggio (il gigante Orrilo, per il progetto di Improvviso Educativo della scuola dell’infanzia del Pascolo di Calolziocorte (LC), mi accorgo di poter sfruttare un effetto speciale analogico.

Il programma riconosce lo sfondo e se lo rileva con un colore uniforme, scontorna la mia figura, mi permette di caricare delle foto e di apparire inserito nel fondale virtuale (tecnica del Green Screen).

Ma avvicinando la mano alla webcam e facendola riconoscere al programma come colore di fondo, una volta allontanata la mano, tutta la mia pelle trattiene l’immagine virtuale:

Ecco come prendere fuoco.

Forse per i bambini è un po’ spaventoso, vedrò poi se usarlo, ma posso usare lo stesso effetto sostituendo il fuoco con i soffici e innocui marshmallow (innocuo l’aveva pensato anche uno dei Ghostbusters prima di far apparire il mostro gigante, Stay Puft Marshmallow Man che tenta di distruggere il mondo nella scena finale del primo, mitico, film.)

Personale associazione tra il personaggio di Golo e il gigante cattivo.

Ecco che allora il principe Golo si trasformerà a un certo punto, dopo aver mangiato un numero impossibile di toffolette, in un personaggio ripieno di marshmallow (Re Mida, il cui mito può insegnare sicuramente qualcosa di educativo, aveva avuto un problema simile, ingordo?)

Ecco perché si dice sempre ai bambini di masticare bene!

Cosa si nasconde dietro il vizio della gola?

Ora controllo se gola è il vizio di chi è ingordo.

Wikipedia dice:

gola: meglio conosciuta come ingordigia non è solo il mero abbandono e esagerazione nei piaceri della tavola o la perdita totale del senso della misura e quindi della capacità di provare piacere reale per ciò che si sta gustando ma anche l’ingordigia nella sua accezione più pura. È descrivibile come l’insaziabilità su tutti i piani, quindi sia materiale sia spirituale

Insaziabilità. Che esperienza ne ho io, da bambino e da adulto? Che esperienza ne hanno i bambini della scuola dell’infanzia di oggi? Cosa comporta per noi genitori? Quale spunto educativo?

Nel frattempo, in pausa pranzo, mi viene in mente che, tanto per lavorare su una dinamica vicina ai bambini, le caramelle trafugate al principe Avarizio, sono state rubate proprio da suo fratello Golo, ecco l’inizio della scena: Golo se la ride mentre mangia a raffica tutte le caramelle di Avarizio.

Sondare l’insaziabile

Quindi, ricapitolando, un personaggio insaziabile, tanto da far soffrire il fratello (che poi è in realtà una parte dell’unico principe esploso all’inizio della storia, ecco che appare un altro piano di lavoro psicodrammatico) che vuole, vuole, vuole… ci sono bambini così? ci sono adulti così? Dove porta questo tipo di atteggiamento? (deforestazione e impoverimento delle risorse del pianeta per arricchire poche persone senza scrupoli?)

Trovare la misura del consumo, imparare a non esagerare, a non abusare. Trovare l’equilibrio tra bisogni spirituali e materiali. Un giusto spazio alle varie dimensioni umane, capire la “fame” e trovare il modo sano per sentirsi soddisfatti.

I bambini hanno l’esperienza del vomito, quando il corpo rigetta perché non sta bene. Fa un po’ schifo ma è una cosa che conoscono. Fare indigestione.

Scarico un po’ di foto di negozi di caramelle, quelli con i vasi strapieni di bon bon, quelli che quando un bambino li vede senti subito “WAAAUUU!”.

Accendo Zoom, preparo i pacchetti di marshmallow e inizio a improvvisare.

Dopo un paio d’ore di ripresa e una notte di montaggio ecco il risultato:

Un tocco di musica classica e invio alla maestra Lori.

Fare le tagliatelle con la mamma

Qualche giorno dopo arrivano le risposte dei bambini:

Per sconfiggere l’ingordigia, cibi che soddisfano con la bontà, non con la quantità…
  • Celeste fa le tagliatelle con la mamma;
  • Seba consiglia al principe Golo di lavarsi i denti con dentifricio che sa di caramelle cosi con quel buon sapore gli passa la voglia di mangiarle e i denti non gli cadono;
  • Pietro, con un gran sorriso, mostra il pane fatto con la nonna e la pizza fatta con la mamma;
  • Rebi, che è ingorda di cioccolato, consiglia a Golo di “lanciare i marshmallow nel lago o di darli agli altri bambini”;
  • Chiara ha fatto, insieme alla sorella, le polpette e le crostatine:

Arisia fa la pizza Margherita:

Bianca non si stanca mai di mangiare albicocche e patatine fritte.

Bianca dice a Golo di stare attento: “Che se mangia troppe caramelle deve andare dal dottore.”

Paride aggiunge: “Secondo me se giochi a Lego ti dimentichi della fame…” mentre addenta la sua pasta preferita.

Innesco dell’attività educativa a distanza

Non è possibile sapere precisamente cosa è successo nelle case dei bambini quando è arrivato il video. Lo sapremo solo se si riuscirà a fare una riunione finale con i genitori, per capire la portata dell’attività, oppure lo potrà rivelare un sondaggio finale, vedremo.

Posso però immaginare che a casa, i genitori che hanno ricevuto la video-provocazione, abbiano chiesto ai figli di cercare una risposta per il principe Golo e che abbiano iniziato insieme a pensare come fare, ecco lo spunto per un lavoro educativo.

Albicocche, pizza, patatine fritte, cioccolato, tagliatelle della nonna, ecc., il primo passaggio è iniziare a prendere consapevolezza di sé per poi partire alla ricerca del proprio e dell’altrui benessere.

Così, cercando un filo conduttore nelle reazioni scatenate, sembra che il vizio della gola, alla ricerca di equilibrio, possa passare per cibo fatto a mano, buoni ingredienti, semplici, casalinghi, con tempi di preparazione, tempi di cottura, tempi di attesa, qualcosa che parla di un rallentare.

Ma forse, uno dei segreti, sta nella soddisfazione, oltre che di mangiare cose sane e buone, di averle faticate e preparate insieme, fianco a fianco, con amore.



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