Indicazioni preliminari
Livello: base
Età: dai 3 anni
Partecipanti: attività individuale di fronte al gruppo (per facilitare partecipazione di alcuni bambini può essere fatto anche in coppia).
Abilità: narrazione, immaginazione, fantasia, stare in pubblico.
Contesto: laboratorio teatrale ed espressivo per l’infanzia.
Obiettivo: permettere una invenzione fantastica a partire da uno spunto creativo da presentare ad un pubblico, esplorare le emozioni.
Tipo: esercizio e gioco da spettacolo.
Per me dipingere è qualcosa di giocoso: è la magica sorpresa di trovare un leone nell’armadio, là dove eri sicuro di trovare le camicie.
Frida Kahlo
Genesi
Il gioco L’armadio di Frida Kahlo è nato nell’ambito di un laboratorio di Improvviso Educativo per una scuola dell’infanzia.
Il percorso era basato sull’ingresso in classe di un buffo personaggio vestito da cacciatore: il sig. Ciccio Tore, munito di fucile giocattolo caricato a… fiori (…mettete dei fiori, nei vostri cannoni…)

Il laboratorio si chiamava Teatro in viaggio con l’arte: Ciccio Tore era in contatto con il Lupo Giramondo e, ogni settimana, portava ai bambini informazioni e notizie sulle scoperte che il peloso amico era intento a collezionare in ogni parte del mondo.
Un giorno, dal Messico è arrivata la storia di Frida Kahlo.
Istruzioni
Ecco come si svolge il gioco: bisogna procurarsi un grosso scatolone che possa essere trasformato in un armadio, tipo guardaroba, senza scaffali; qui le abilità fai da te possono sbizzarrirsi, tra forme, colori, abbellimenti e accessori.
Può nascere anche un’attività apposita, spazio permettendo, in cui ogni bambino, a partire da uno scatolone, crea il proprio armadio di Fida Kahlo, oppure un’impresa comune (anche armadio delle femmine VS armadio dei maschi, potrebbe essere, giusto per ragionare sugli stereotipi).




La scatola deve essere grande abbastanza perché un bambino ci possa entrare, comodamente, in piedi e abbastanza robusta in modo da poterla usare anche per un altro paio di giochi di cui trovi link alla fine di questo post (per evitare che la scatola si ribalti, può essere zavorrata sul fondo).
La preparazione dell’armadio non è obbligatoria, si può anche usare la scatola così com’è e procedere direttamente all’attività di gioco teatrale.
Presentazione
Si posiziona l’armadio di fronte ai bambini, disposti in semicerchio e lo si presenta come L’armadio di Frida Kahlo.
“Non si tratta di un armadio qualsiasi, è un armadio di magiche sorprese, si dice che ogni persona che apra le sue ante e che dia una sbirciatina dentro, possa vedere cose meravigliose e sempre diverse, la pittrice messicana Frida Kahlo una volta, voleva prendere una camicia, ma quando ha guardato nell’armadio ci ha trovato un leone”.

Iniziare con uno o più esempi
Per aiutare i bambini a capire il gioco è utile che il conduttore faccia uno o più esempi, avvicinandosi alla scatola, aprendo leggermente un’anta e osservando per qualche secondo l’interno.
Dopo aver richiuso la scatola, ci si gira verso il pubblico mostrando un’espressione che può rappresentare varie emozioni: sorpresa, spavento, curiosità e si racconta a tutti quello che si è visto, cercando di dare più dettagli possibili, in modo da aiutare i bambini ad ampliare e a sviluppare quello che inventeranno.
Una variante del gioco è chiedere ai bambini di provare a indovinare cosa c’è nell’armadio basandosi sulla reaction del conduttore o del compagno.
A questo punto si chiede al gruppo se ci sia qualcuno che vuole provare.
A seconda dell’età e delle competenze dei partecipanti si potrà passare dal racconto di aver visto “una scimmia” alla narrazione di “un unicorno che si sta provando i vestiti di papà”, e così via.

Compito del conduttore sarà quello di invitare i bambini a mostrare prima la faccia con l’espressione corrispondente e favorire poi, attraverso domande e suggerimenti, lo sviluppo dei dettagli e di ulteriori evocazioni.
Come sempre, visto che Nessuno è obbligato a fare niente, si invita sulla scena chi ha già un’idea pronta. I pionieri daranno il LA anche a chi ancora non se la sente di provare.
L’Armadio delle Emozioni
Questo dispositivo può ben essere usato, a partire dai 5 – 6 anni per lavorare sulle emozioni, presentandolo come l’Armadio delle Emozioni: si propone di fare un giro pensando che sia l’Armadio della Paura e si chiede ai bambini di dare una sbirciatina e di raccontare cose paurose che hanno intravisto.
Poi un giro proponendo di considerare l’Armadio della sorpresa e si raccontano cose sorprendenti
Si procede di nuovo con l’Armadio del Disgusto e allora ci saranno un sacco di cose schifose da tenere ben chiuse, e così via.
La voce nell’armadio
Sempre sfruttando la presenza di questo scatolone magico, si possono applicare anche il gioco della piccola e della grande voce, naturalmente facendole scaturire dall’interno della struttura di cartone.
Il link agli articoli che spiegano le due tecniche si trova in fondo pagina, tra le proposte correlate.
Il leone, la strega e l’armadio
C’è un ottimo esempio, per bambini più grandi, nel romanzo Il leone, la strega e l’armadio che fa parte dei sette romanzi riuniti nelle Cronache di Narnia, dove Lucy, una dei protagonisti, torna da un viaggio fantastico compiuto attraverso l’armadio e racconta quello che le è successo.

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Naturalmente all’inizio nessuno le crede. Ma poi…
Dal libro è stato tratto anche un film che può fare da spunto e da esempio o da conclusione del gioco per spiegare ai bambini/ragazzi l’importanza di credere alla magia dell’immaginazione.
Giochi correlati:
Il trasmutatore di Calvin e Hobbes
Gioco della piccola e della grande voce





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