Giochi ed esercizi


Il gioco del personaggio famosoLettura in 4 min

Indicazioni preliminari

Livello: base

Età: dai 6 anni

Partecipanti: in gruppo, in sottogruppi, a coppie.

Abilità: collaborazione, coordinamento, uso espressivo del corpo, immaginazione, velocità di reazione.

Contesto: prime attività di formazione del gruppo, format per spettacolo principianti.

Obiettivo: creare una scena semplice e statica permettendo partecipazione a tutti.

Tipo: esercizio e gioco.

Istruzioni

La dinamica è molto semplice e, come spesso accade per le cose essenziali, è un concentrato di spunti e di possibilità.

Si chiede al gruppo di disporsi in semicerchio di fronte ad uno spazio scenico vuoto e si propone di fare il gioco del Personaggio Famoso.

Pensare il personaggio

Si invitano i presenti a pensare (“pensare è un atto mentale e silenzioso”, premetto sempre, per evitare che qualcuno inizi subito un flusso di coscienza pubblico) ad un personaggio famoso.

Più il personaggio è famoso e conosciuto, più sarà semplice l’ingresso dei partecipanti sulla scena.

Se il personaggio famoso è Rukututku eroe della triolgia misteriosa dei Gamberetti Svedesi, l’attore che lo interpreta avrà un ghigno di soddisfazione e di sfida: “ammirate la mia originalità” e “vediamo adesso cosa fate?”.

Il personaggio famoso Rukututku eroe della triolgia misteriosa dei Gamberetti Svedesi
Rukututku eroe della triolgia misteriosa dei Gamberetti Svedesi… ecchinnonloconosce?

Se il gruppo apprezzza la proposta, accetta la sfida e reagisce creativamente nessun problema. Ma spesso un’uscita di questo tipo blocca il gioco.

Parlerò in un altro post di un tema fondamentale per l’improvvisazione teatrale: Essere originale o essere banale?

Quindi, in base alla risposta del gruppo, il conduttore può scegliere se invitare i presenti a proposte più popolari e rimandare ad altra occasione la variante proposta dal compagno appassionato di mitologia svedese: il gioco del personaggio sconosciuto.

L’improvvisazione teatrale è come il maiale, non si butta via niente.

Il personaggio famoso può essere realmente esistito nel passato (Giulio Cesare), realmente, attualmente esistente (il Papa), di fantasia (Pinocchio).

Il conduttore può decidere se chiamare per alzata di mano di chi ha già in mente il personaggio, oppure lasciare libero l’ingresso al primo che si prende la scena.

Entrare in scena

Il coraggioso dovrà posizionarsi di fronte al semicerchio del gruppo e trasformarsi in una statua del personaggio, un fermo immagine, rappresentando un gesto tipico.

A questo punto dovrà dichiarare ad alta voce di chi si tratta: “IO SONO…RUKUTUTKU!” (speriamo che esca Spider Man).

Tutti i presenti saranno ora invitati a posizionarsi, uno alla volta, attorno al personaggio e ad impersonare oggetti della sua vita quotidiana.

Ogni attore sceglie dove posizionarsi, cerca di modificare il proprio corpo per assomigliare all’oggetto e può collegarsi agli altri “personaggi-oggetti” già presenti.

Una ragazza interpreta il vento che fa volare via il cappello di un personaggio.
Photo by Nikita Nikitin

Una volta raggiunta la posizione, una volta trasformatosi nell’oggetto deve dichiarasi a voce alta “IO SONO IL GREMBIULE DI RUKUTUTKU!” … e chi non lo conosce? (più facile con il naso di Pinocchio).

Nella versione base, solo il primo personaggio può essere umano, gli altri solo oggetti, no personaggi, no animali.

Si può suggerire, per chi non sembra avere idee, di fare attenzione agli elementi che si sono già associati al personaggio, dai quali prendere spunto ed ai quali ci si può collegare come “parti”.

In questo gioco torna utile la differenza, studiata e ristudiata sui banchi di scuola, tra cose concrete e cose astratte. Entrambe possono essere rappresentate.

Quando non ci sono più proposte o tutti sono entrati in scena, si ritorna al posto e si riparte da capo.

Può essere un altro modo per arrivare alla tecnica del Teatro Immagine.

#VARIANTE DI SCENA: l’esercizio può essere portato di fronte ad un pubblico: la prima attrice o il primo attore si posizionano e dichiarano il nome del personaggio e gli altri prendono posizione in silenzio.

Solo quando tutti sono trasformati, il conduttore gira tra attrici ed attori, toccandoli sulla spalla e attivando la voce per permettere che dichiarino in cosa si sono trasformati.

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Il personaggio famoso può essere anche un compagno di classe?

Ad un certo punto del gioco, in una classe di scuola secondaria di primo grado, un ragazzo intraprendente ha fermato il gioco e mi ha chiesto: “prof. (avevo detto di chiamarmi Gigi) ma il personaggio famoso può essere anche un compagno di classe?”

Per conoscere la risposta, che pone anche dei problemi di privacy, devi leggere l’articolo che racconta la variante di questo esercizio: Il personaggio famoso può essere anche un compagno di classe? (in arrivo)

Se invece vuoi capire cosa può succedere quando il personaggio famoso è Mussolini, leggi l’articolo Quando Hitler e Mussolini entrano in scena (in arrivo).


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